Questo mese esploreremo insieme l’ortodonzia, una delle discipline odontoiatriche più diffuse e conosciute.
Ortodonzia dal greco orthos=dritto e odontos=dente, è la scienza che si occupa della posizione anomale dei denti.
Dallo studio del caso alla terapia utile per migliorarne non solo l’estetica ma anche la masticazione e la fonazione.
Scopriamo insieme le basi, l’A B C dell’ortodonzia!
Chi è l’ortodontista?
L’ortodontista è uno specialista che si occupa della diagnosi, della prevenzione e del trattamento delle irregolarità dentali e facciali, svolgendo un ruolo fondamentale nel miglioramento della salute e dell’estetica del sorriso e del volto. Grazie a una formazione specifica in ortognatodonzia, l’ortodontista è in grado di individuare e correggere disallineamenti dentali, malocclusioni e altre anomalie che possono influenzare sia la funzionalità masticatoria che l’armonia facciale.
Cosa fa l’ortodontista?
Diagnosi delle irregolarità dentali e facciali: Attraverso una valutazione approfondita, che può includere radiografie, modelli dentali e fotografie, l’ortodontista individua eventuali disallineamenti, problemi di crescita ossea e malocclusioni. Una diagnosi accurata è il primo passo per pianificare un trattamento ortodontico efficace.
Prevenzione e intercettazione: L’ortodontista si occupa anche di prevenire lo sviluppo di anomalie dentali nei bambini e negli adolescenti. Intervenendo in età precoce, può guidare la crescita dei denti e delle strutture ossee, riducendo o evitando la necessità di interventi complessi in età adulta.
Trattamento delle malocclusioni e dei disallineamenti: Attraverso l’uso di apparecchi ortodontici tradizionali, apparecchiature mobili o allineatori trasparenti, l’ortodontista corregge la posizione dei denti, migliorando la funzionalità masticatoria e la distribuzione delle forze durante la masticazione. Questo contribuisce non solo all’estetica del sorriso, ma anche alla salute dei denti e delle articolazioni temporo-mandibolari.
Miglioramento dell’estetica facciale: Il trattamento ortodontico non si limita ai soli denti, ma coinvolge anche le strutture facciali. Correggere l’allineamento e la posizione dei denti può influire positivamente sull’armonia del viso, migliorando la simmetria e l’equilibrio del profilo facciale.
L’ortodontista, quindi, è una figura centrale per chi desidera un sorriso sano e ben allineato, con benefici che spaziano dalla funzionalità alla bellezza, fino alla salute generale del cavo orale.
Quanto dura un trattamento ortodontico?
La durata di un trattamento ortodontico può variare notevolmente in base alla complessità del caso e agli obiettivi specifici da raggiungere. Ogni paziente presenta una situazione unica che richiede un’approfondita valutazione personalizzata, poiché le necessità possono variare notevolmente da persona a persona. È fondamentale, quindi, sottoporsi a una visita diagnostica per permettere all’ortodontista di analizzare accuratamente il caso e stabilire il piano di trattamento più adatto, oltre a definire i tempi necessari per la risoluzione del problema.
In linea generale, un trattamento ortodontico nei bambini tende ad avere una durata media di circa un anno, poiché in questa fase della crescita le strutture dentali e ossee sono più facilmente modificabili. Nei casi di crescita controllata, infatti, l’intervento ortodontico può risultare più rapido ed efficace, se svolto in età precoce.
Per adolescenti e adulti, invece, la durata del trattamento può superare i due anni, a seconda della complessità del disallineamento o della malocclusione da correggere. Con l’avanzare dell’età, infatti, i denti e le ossa diventano meno flessibili, il che richiede un maggiore tempo di adattamento per ottenere un risultato stabile e duraturo.
La fase diagnostica, quindi, riveste un’importanza cruciale: attraverso radiografie, scansioni digitali e altre tecnologie avanzate, l’ortodontista può valutare con precisione la situazione e prevedere i tempi necessari per raggiungere gli obiettivi terapeutici prefissati. Le visite di controllo durante il trattamento sono altrettanto essenziali per monitorare i progressi e apportare eventuali aggiustamenti, garantendo che il percorso sia il più efficace possibile.
Dopo la terapia ortodontica i denti possono tornare nella loro posizione originale?
Si, infatti fondamentale non è solo il trattamento ortodontico, ma anche il successivo mantenimento attraverso una vera e propria “contenzione” che consideriamo parte integrante della terapia a cui vanno accostate le importanti visite di controllo periodiche.
Esistono diverse tipologie di trattamento ortodontico?
Esistono due tipologie:
- Tradizionale: è il classico apparecchio fisso costituito da placchette o brackets, posizionati tramite un apposito adesivo sui singoli denti e da un filo metallico che passa dentro ognuno di questi con legature elastiche o metalliche che lo tengono fermo. Ed è proprio il filo stesso che esercita una forza sui denti fino a raddrizzarli perfettamente.
- Trasparente: attraverso una serie di allineatori trasparenti personalizzati si riallineano gradualmente i denti correggendo anche numerose malocclusioni. Il vantaggio principale è la possibilità di gestirlo in autonomia e toglierlo per occuparsi dell’igiene orale quotidiana, mangiare, ed altro. E’ molto importante essere costanti nell’ indossarlo scrupolosamente per le ore suggerite, senza eccezioni.